L’Iter per la Canonizzazione
1. Gli Attori della Causa.
Un gruppo di fedeli, una Congregazione religiosa, una comunità, un’Associazione, formula la domanda al Vescovo perché apra l’Inchiesta Diocesana su una possibile Beatificazione. La domanda viene presentata dal Postulatore della Causa, che è la persona competente nominata dagli Attori, e accettata dalla S. Sede (Congregazione per le Cause dei Santi)
Questa domanda non può essere presentata prima di cinque anni dalla morte di colui che dopo l’apertura dell’Inchiesta viene chiamato “Servo di Dio”.
2. L’Inchiesta Diocesana.
La responsabilità di aprire l’Inchiesta Diocesana è del Vescovo della Diocesi in cui è avvenuta la morte del ” Servo di Dio “.
Il Vescovo decide con il Nulla Osta della Congregazione dei Santi, e dopo aver verificato che esistono gli elementi sufficienti, soprattutto una consistente Fama di santità tra i fedeli.
L’Inchiesta procede attraverso l’ascolto di Testimonianze e la raccolta di Documenti ed è presieduta dal Giudice Delegato del Vescovo
3. L’iter della Causa a Roma.
La Congregazione dei Santi, ricevuti in consegna gli Atti, dopo aver verificato la Validità dell’Inchiesta compiuta in Diocesi, nomina un Relatore della Causa che guida la stesura della Positio super virtutibus del Servo di Dio.
La Positio costituisce la dimostrazione ragionata (Informatio) delle virtù eroiche, attraverso l’utilizzo delle Testimonianze e Documenti raccolti nell’Inchiesta Diocesana (Summarium).
4. Il Servo di Dio viene dichiarato Venerabile.
Dopo il voto favorevole di 9 Teologi (Congresso dei Teologi) e dopo una Riunione di Cardinali e Vescovi della Congregazione dei Santi, il Santo Padre autorizza la lettura del Decreto sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio, che d’ora in poi viene chiamato “Venerabile”.
5. Inchiesta Diocesana su un miracolo ottenuto per intercessione del Servo di Dio.
Per la Beatificazione, è richiesto un miracolo ottenuto per intercessione del Servo di Dio. Perché venga preso in considerazione dalla Congregazione dei Santi, occorre una Inchiesta Diocesana, con lo stesso iter indicato sopra: Testimonianze, Documenti Medici, Positio super miro (Informatio e Summarium). Tutto viene consegnato alla Congregazione dei Santi.
6. Approvazione del miracolo presentato a Roma.
La Positio sul Miracolo presentata a Roma, viene esaminata da 5 Medici, che sono chiamati ad esprimere il loro parere sulla straordinarietà della guarigione, che si dovrà dimostrare essere stata istantanea, senza spiegazioni mediche plausibili, definitiva e totale. Se il parere dei Medici è favorevole, un Congresso di 7 Teologi presieduto dal Promotore Generale della Fede sarà chiamato a dare un giudizio sulla soprannaturalità dell’evento in questione, e sul fatto che l’intercessione invocata era stata rivolta al Servo di Dio.
Anche per il Miracolo, come per l’eroicità delle virtù, è prevista una Riunione dei Vescovi e dei Cardinali, prima che il Papa autorizzi la lettura del Decreto.
7. Il S. Padre proclama Beato il Venerabile.
Con la Beatificazione il Papa stabilisce la data della memoria nel calendario liturgico locale o della famiglia religiosa. La beatificazione è un atto pontificio, ma il rito si svolgerà nella diocesi, che ha promosso la Causa del nuovo beato, o in un’altra località ritenuta idonea, e sarà celebrato da un rappresentante del Santo Padre (cfr. Comunicazione della Congregazione delle Cause dei Santi sulle nuove procedure nei riti della beatificazione del 29 settembre 2005) .
8. Un altro Miracolo per la Canonizzazione.
Un altro Miracolo, che sia avvenuto dopo la Beatificazione e approvato con la stessa procedura detta sopra, è necessario perché il Beato venga proclamato Santo con la Canonizzazione.
9. Concistoro (Riunione di Cardinali convocati dal Santo Padre).
In un Concistoro specificamente convocato, il S. Padre consulta i Cardinali e stabilisce la data della Canonizzazione.
10. La Canonizzazione implica che il culto venga esteso e permesso a tutta la Chiesa.
( dal Sito www.vincenziani.com )