Celebrazioni

Celebrazioni in onore del Servo di Dio Don Francesco Paolo Gravina Principe di Palagonia

15 e 16 Maggio 2000

” Francesco Paolo Gravina, presenza carismatica del suo tempo proiettata nella società contemporanea”,
Convegno a Sala delle Lapidi e Quadro nella Cappella Senatoria

E’ il titolo di un Convegno che ha avuto luogo lunedì 15 e martedì 16 maggio, a partire, rispettivamente, dalle ore 16.30 e dalle ore 9.30, nell’Aula Consiliare di Palazzo delle Aquile.
Il Convegno, patrocinato dal Comune e dalla Regione Siciliana, è stato organizzato dalla Congregazione “Suore di Carità del Principe di Palagonia” e dalla Associazione “Amici del Principe di Palagonia”, e ha previsto anche la collocazione di un ritratto di Francesco Paolo Gravina – che fu Sindaco di Palermo nel 1835 -nella Cappella del Municipio.
Francesco Paolo Gravina, di cui quest’anno ricorre il 200° anniversario della nascita, per il suo impegno laico a favore della Chiesa è Servo di Dio, ed è in corso la sua Causa di Beatificazione.
Al Convegno, aperto da Mons. Salvatore Di Cristina, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Palermo, ha portato il saluto e le conclusioni il Sindaco Leoluca Orlando
Ai lavori , moderati dal giornalista Nino Barraco, hanno preso parte i Sindaci di Monreale, Palagonia e Lercara Friddi, Salvino Caputo, Salvino Fagone e Giuseppe Ferrara, il Vice Presidente della Provincia di Palermo, Tommaso Romano, Madre Ausilia Bulone, Superiora Generale delle Suore di Carità, il Presidente dell’Associazione “Amici del Principe di Palagonia”, Franco Sausa, e il biografo Umberto Castagna.
Il Convegno, dedicato alla figura di Francesco Paolo Gravina, Principe di Palagonia, del quale quest’anno ricorre il 200° anniversario della nascita.si è concluso con la collocazione nella Cappella di Palazzo delle Aquile di un ritratto del Servo di Dio,di cui è in corso la Causa di Beatificazione e che fu Sindaco di Palermo nel 1835.

“E’ una profonda emozione per me – ha detto il Sindaco Orlando ,- essere qui a ricordare il Principe di Palagonia, mio predecessore, che ha dedicato tutta la sua vita ai deboli e ai poveri con amore e abnegazione. Un momento come questo, in cui più Sindaci si ritrovano insieme, è senz’altro da ricordare”. Il Sindaco Orlando, al termine del suo intervento, ha auspicato che il Principe di Palagonia possa diventare il Santo protettore di tutti i Sindaci: “Spero che un giorno si possa dire – ha aggiunto Orlando – che Francesco Paolo Gravina si è talmente distinto da diventare Santo nonostante sia stato Sindaco di Palermo”.

Nella Sala da cui si accede alla Cappella di Palazzo delle Aquile, si trova l’effigie del Servo di Dio Francesco Paolo Gravina, Pretore di Palermo nel 1834 , candidato a ricevere l’onore degli altari. Il quadro è stato scoperto solennemente dal Sindaco Leoluca Orlando, dal primo cittadino di Lercara Friddi, Giuseppe Ferrara e dalla Superiora Generale delle Suore della Carità, Madre Ausilia Bulone.
La cerimonia è stata preceduta dalla celebrazione della Messa nella cappella di Palazzo di Città, alla presenza dei gonfaloni di Palermo, Lercara Friddi e Palagonia, le tre città dove il Gravina ha esercitato la sua azione di politico e di filantropo.
La celebrazione è stata presieduta da Don Giuseppe di Giovanni, Postulatore della Causa di Beatificazione dell’ex Sindaco di Palermo, per la quale è stata assunta nelle scorse settimane anche la testimonianza di Leoluca Orlando.
Palazzo delle Aquile, dunque da oggi ospita nella sua cappella, oltre alle statue dell’immacolata Concezione e di Santa Rosalia e al quadro che raffigura il Compatrono di Palermo San Benedetto il Moro, anche l’immagine del Gravina, un politico del secolo scorso che, ha rilevato Orlando “ha, vissuto in santità e nella attenzione verso gli ultimi, la sua esperienza amministrativa e che oggi aspira in qualche modo a divenire il patrono di tutti gli amministratori locali”. Orlando ha manifestato apprezzamento a quanti perpetuano il ricordo della testimonianza civile e religiosa di Francesco Paolo Gravina, organizzando un importante Convegno tenutosi ieri e oggi a Sala delle Lapidi; ed ha annunciato che il 16 maggio di ogni anno, nell’anniversario della morte di Gravina, si celebrerà una Messa solenne nella Cappella di Palazzo delle Aquile. E’ un modo – ha aggiunto il Sindaco – per perpetuare il nostro ricordo e la nostra gratitudine per questo grande palermitano, per il quale speriamo venga dalla Santa Sede la Beatificazione”.

30 Ottobre 2001

Una lapide per Francesco Paolo Gravina:
“Un Amministratore che ha unito l’esercizio del potere alla pratica della Carità.”

Il Commissario Guglielmo Serio ha partecipato questo pomeriggio alla scoperta di una lapide commemorativa in memoria di Don Francesco Paolo Gravina, già Pretore di Palermo nel 1834 e benefattore della Città.
La lapide è stata posta in via IV aprile, all’ingresso di Palazzo Palagonia, dove il Gravina nacque.
La cerimonia è stata organizzata nel primo anniversario della conclusione del Processo Informativo diocesano per la Beatificazione del nobile palermitano, prima fase che precede l’istruttoria in Vaticano.
Francesco Paolo Gravina donò agli indigenti di Palermo il suo Palazzo di corso Calatafimi, che fu poi ribattezzato Albergo dei Poveri. Alla scopertura della lapide ha preso parte anche il Principe Sergio di Jugoslavia, lontano parente dell’aristocratico. “La nostra commemorazione – ha dichiarato Serio – non è dettata soltanto dall’occasione storica, ma è un omaggio senza date e senza tempo ad un uomo e al suo esempio: l’amministrazione della cosa pubblica come risorsa da spendere per chi ne ha più bisogno, la facoltà dell’arbitrio come pratica della carità. In una città che deve quotidianamente fare i conti con le istanze dei deboli, che conosce sin troppo bene la fatica estrema di vivere giorno per giorno, l’impegno di don Francesco Paolo Gravina è, per tutti i cittadini, e in particolare per colui che dovrà guidate Palermo, il segno di una politica diversa”.

15 Aprile 2004

150° Anniversario della Morte del Servo di Dio
Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale ( Leggi il testo dell’Omelia del Cardinale Arcivescovo )